Qualche giorno fa, Nicoletta Tobia è venuta a trovarci presso i nostri HQ italiani. Ne è venuta fuori una bella chiacchierata che potete trovare sullo speciale MIDO di B2Eyes.
Vi riportiamo il testo anche qui, per facilitarvi la lettura. Intanto, grazie Nicoletta e a presto! Ci vediamo al MIDO!
Dopo tre anni di gestazione, a partire dall’idea iniziale fino alla sua costituzione un anno e mezzo fa, passando per approfonditi studi di mercato, di design, e accurate analisi economico finanziarie, è operativa commercialmente da gennaio 2018 Côte Eyewear, società che produce occhiali vista e sole made in Italy con lenti polarizzanti, ideati in California e realizzati nelNord Est italiano.
La realtà imprenditoriale con sede operativa a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, segna il ritorno sulla scena italiana dell’ottica di Luis Vanella, già direttore generale di Optocoop Italia-Oxo dal 2000 al 2005, che ne è il Presidente. Al suo fianco in questa avventura, con il ruolo di CEO, il figlio Mario, laurea in Giurisprudenza ed economia internazionale e un’importante esperienza all’estero nel campo della finanza, che dell’idea di tornare in Italia per creare qualcosa di proprio dando vita a una nuova azienda dell’eyewear è artefice insieme al cugino designer Marco, responsabile dell’ufficio stilistico di Santa Barbara, in California.
«Essendomi in precedenza occupato di finanza, ho avuto modo di analizzare anche il settore dell’ottica italiano, visto però dall’esterno, perché vivevo negli Stati Uniti: i dati mostravano, dopo una fase di decrescita, una ripresa sia di volume sia di fatturato – spiega Mario Vanella – Inoltre si è evidenziato un interessante trend di sviluppo, anche nell’eyewear, per le boutique firm, società più piccole che si ritagliano uno spazio nel mercato puntando soprattutto sull’alta qualità, fondamentale non solo per quel che riguarda il prodotto, ma anche il servizio, il post vendita e l’attenzione offerta all’ottico. Da queste considerazioni è nata la volontà di tornare e investire in Italia, nel cui sviluppo crediamo fermamente, ma non più dal lato prettamente manageriale, bensì della produzione, con l’idea di proporre qualcosa di innovativo non solo sotto il profilo del prodotto, ma anche dal punto di vista della comunicazione e dello sviluppo dell’impresa».
Centrale nel progetto imprenditoriale dei Vanella è l’ottico, ritenuto un partner, un vero e proprio socio al cui fianco porsi in maniera continuativa offrendogli un prodotto di qualità, affinché generi sell out garantendogli buoni margini, e un servizio post vendita articolato e personalizzato, con l’obiettivo di sostenerlo creando fidelizzazione al suo punto vendita e a lui come professionista. «Bisogna convincere l’ottico della vera forza che possiede, perché può decidere oltre l’80% delle sue vendite, ma tantevolte non ci crede: riuscire a dimostrargli il potere che ha e fornirgli gli strumenti per utilizzarlo in maniera intelligente, dando supporto al negozio e organizzando incontri, è lo scopo di Côte Eyewear – prosegue Vanella jr – Inoltre c’è la necessità di porre più attenzione al professionista, anche dal lato umano: il suo sviluppo significa in automatico lo sviluppo di un marchio, il primo strumento di brand awareness esistente sul mercato è l’ottico stesso». Parte fondante della filosofia aziendale è, infatti, che il benessere economico vada diffuso in maniera intelligente. «Pensarlo solo per sé è di una miopia strategica impressionante – aggiunge Luis Vanella – Inoltre, se riusciamo a stabilire con l’ottico un vincolo affettivo reale, oltre a dargli un ritorno economico e un prodotto di successo che può vendere, ci si guadagna tutti, non perdendo di vista che siamo aziende e uno degli scopi è generare ricchezza: ma quando generi ricchezza genuina, di tale genuinità deve far parte anche l’aspetto umano». Proprio in virtù di questo, l’azienda ha scelto di non vendere online, «una decisione che va in controtendenza rispetto al mercato e a quanto fanno persino alcuni ottici – commenta Mario Vanella – È vero che questo aumenterebbe i guadagni, ma partiamo dal presupposto che lavorare con l’ottico è per noi fondamentale. Inoltre, siamo esseri senzienti e fisici, è importante toccare con mano il prodotto. Impieghiamo 15 mesi a uscire sul mercato con un occhiale, abbiamo scelto collaboratori di grande esperienza, ogni modello è frutto di studi di mercato e lavoriamo tantissimo sui materiali, sui colori, rivisitando anche le forme più iconiche in maniera personalizzata, il tutto sempre pensando al sell out».
A ulteriore conferma di quanto sia fondamentale la relazione con i propri partner, spiegano i due imprenditori, sta l’importanza attribuita al ruolo della forza vendita, oggi in parte già strutturata, che deve diventare davvero consulente dell’ottico, ascoltando le sue esigenze e valutando come poterlo aiutare a ottimizzare le vendite attraverso soluzioni studiate ad hoc. «In alcune zone non abbiamo ancora trovato le figure che rispondono al profilo che ricerchiamo e abbiamo preferito rimanere scoperti per ora – afferma Mario Vanella – Al momento copriamo tutto il territorio italiano tranne Lombardia, Toscana, Marche, Molise e Abruzzo, con sei agenti che lavorano per macro aree, in modo da avere un mercato abbastanza ampio su cui operare e garantire anche a loro un buon guadagno». L’obiettivo dell’azienda per il primo anno di attività è posizionarsi presso 500 centri ottici in Italia, basandosi su una logica di esclusività nella distribuzione. Senza però tralasciare i mercati esteri. «L’Italia è per noi fondamentale, stiamo costruendo qui la nostra retroguardia strategica, coerentemente con la mossa di essere tornati a investire in questo paese, in vista di un’espansione internazionale: Francia, Spagna, Germania, ma anche gli Usa e l’Asia sono obiettivi che ci prefiggiamo», concludono i titolari di Côte Eyewear, che debutterà al prossimo Mido, all’interno del Padiglione 1, quello dedicato alle grandi aziende dell’eyewear.